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Centro comunale di racconta, Mennea e Maffione: “i cittadini non possono essere all’oscuro”

«Vogliamo esprime le nostre perplessità sul progetto fantasma per la realizzazione del Centro comunale di raccolta, presentato durante lo scorso consiglio comunale di Barletta – dichiarano i consiglieri comunali Ruggiero Mennea e Rosanna Maffione».

«Il Centro di raccolta sarà realizzato nel quartiere Sette Frati, presso la zona adiacente alla Parrocchia San Nicola – proseguono i consiglieri del PD. L’opera, così come è stato affermato dall’amministrazione, prevede la possibilità di conferire carta, plastica e umido ogni giorno della settimana. Non c’è nulla di più virtuoso: poter offrire un ulteriore servizio di raccolta alla nostra cittadinanza. Tuttavia occorre fare preliminarmente le opportune indagini tecniche e ambientali, per comprendere quale impatto potrebbe avere in quella zona ad alta intensità abitativa».

«La proposta presentata è assolutamente carente – afferma il consigliere Ruggiero Mennea, – priva di qualsivoglia informazione sulle modalità di gestione e sui sistemi di controllo a tutela dei cittadini che vi abitano. Insomma, neppure uno straccio di documentazione ma solo una dichiarazione di volontà che è servita a sottrarre 120 mila euro dagli oneri di urbanizzazione che io avevo chiesto di concedere alla sicurezza delle nostre scuole».

«Anche l’iter seguito è piuttosto irrituale e bizzarro, perché la proposta non è mai stata sottoposta all’esame della commissione ambiente, competente in materia – osservano i consiglieri Mennea e Maffione. Una dimenticanza o una furbizia? Il gruppetto dei promotori ha forse dimenticato la lunga polemica che ha accompagnato la creazione del secondo centro di conferimento? Forse hanno voluto dimenticare le reazioni dei residenti del quartiere in via delle Mimose. In consiglio comunale, è emerso che il progetto è stato avviato a seguito delle osservanze degli abitanti della zona Sette Frati. La giunta comunale ha addirittura parlato di incontri tra l’amministrazione e i cittadini. Mai sentito nulla del genere. L’attività di condivisione, non può essere legata solo alla Parrocchia San Nicola, ma dovrebbe ampliarsi a tutto il popoloso quartiere che ospita diversi istituti scolastici, un consultorio e numerose attività produttive».

«Prima di proseguire, crediamo sia ragionevole e opportuno coinvolgere tutti i cittadini del quartiere che hanno il diritto di esprimere la propria opinione prima di vedersi sotto casa un impianto di raccolta di rifiuti senza aver avuto garanzie effettive sulla tutela dell’ambiente e delle persone. Attendiamo fiduciosi di conoscere gli atti per poter spiegare ai cittadini ciò che un gruppo di promotori ha pensato in solitaria di realizzare».

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