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Mozione Bar.S.A., Mennea e Maffione: «La maggioranza ha boicottato il consiglio comunale»

«Durante la seduta consiliare di lunedì pomeriggio, abbiamo assistito ancora una volta a un gesto irragionevole da parte dell’amministrazione comunale. Prossimi alla discussione sulla Mozione per la modifica dei termini del bando Bar.s.a, la maggioranza ha deciso di boicottare il consiglio e lasciare l’aula. Un’azione insensata vista l’assoluta infondatezza della motivazione presentata» scrivono i consiglieri comunali del PD Ruggiero Mennea e Rosanna Maffione.

«Si tratta di una mozione presentata dal presidente di una commissione di maggioranza solo una settimana fa, legittimata dal presidente del consiglio comunale che l’ha posta correttamente all’ordine del giorno e dal segretario generale che ha espresso parere favorevole. In aula, al contrario, la proposta è stata ritenuta non di competenza del consiglio comunale dalla stessa maggioranza. Un’assurdità se pensiamo che la città di Barletta attende da anni la pubblicazione di questo avviso pubblico. In qualità di consiglieri comunali, è nostro preciso compito svolgere un ruolo di controllo sull’attività politica e amministrativa; ed è nostra responsabilità salvaguardare coloro i quali saranno discriminati dai parametri di valutazione del bando.

La fuga dell’intera maggioranza, a eccezione del sindaco, è stata l’unica risposta ai nostri numerosi dubbi, perché a quanto pare il Comune di Barletta non vuole mettere il naso nelle faccende di Bar.s.a. Vogliamo ricordare che Bar.s.a è una società a totale capitale pubblico e appartiene a tutti i barlettani. Noi abbiamo chiesto solo spiegazioni sull’avviso pubblicato per la selezione dei 13 posti come Operatore ecologico, sul perché è stato deciso di limitare l’accesso a coloro i quali hanno più di 40 anni e non hanno pregresse esperienze nel settore. È o non è di competenza di un consigliere comunale difendere i diritti di tutti cittadini di ogni età che oggi vedono limitato l’accesso a un bando pubblico? E ancora, abbiamo domandato di riservare alcuni posti alle categorie protette, ai diversamente abili e alle donne. Infine, abbiamo espresso i nostri numerosi dubbi sui criteri di valutazione e sulle modalità di esecuzione dello stesso e invitato a prorogare il termine di almeno 30 giorni».

«Crediamo si tratti di richieste legittime a cui occorreva dare risposte. Invece hanno abbandonato il luogo in cui si assumono decisioni nell’interesse di tutti i cittadini, e non dei pochi e degli “amici degli amici”. Chiediamo all’amministrazione di ravvedersi e dare risposta ai barlettani che si aspettano azioni lineari, trasparenti e sempre orientate all’interesse generale».

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