Salute e sociale

Aggressione al sindaco La Salvia. Mennea: “Troppo alto questo clima di ten-sione che ferisce tutti e non risparmia nessuno”

IMG_9916_MODIl consigliere regionale Ruggiero Mennea esprime solidarietà per il sindaco di Canosa di Puglia Ernesto La Salvia, vittima di un’aggressione avvenuta la scorsa notte all’ospedale di Canosa.

“E’ insopportabile questo clima latente di tensione e di violenza a cui assistiamo inermi nel nostro territorio: non posso che dedicare tutta la mia massima solidarietà a Ernesto La Salvia, medico e sindaco di Canosa di Puglia, ingiustificatamente aggredito mentre lavorava a servizio della cittadinanza”. commento con amarezza quanto accaduto all’ospedale “Caduti in Guerra” di Canosa di Puglia: durante il suo turno di notte, il sindaco e medico La Salvia è stato aggredito prima verbalmente e poi fisicamente da un uomo di Cerignola già noto alle forze dell’ordine, che lo ha colpito con calci e pugni e procurandogli lesioni ed escoriazioni.

“Sembra che la politica non sia più al sicuro – e non si può più tollerare che uomini politici di ogni livello possano tranquillamente essere assaliti dalla violenza di chiunque. Il sentimento che oggi ci accompagna alla notizia di quanto accaduto a La Salvia è dei più cupi e senza dubbio ci mette di fronte all’evidenza di un disagio sociale che non viene curato e spesso sfocia in atti che vanno oltre l’umano, rasentando i peggiori istinti animali. Nel nostro territorio si sta consumando una violenza senza precedenti: dopo l’agguato indirizzato al capogruppo barlettano Ventura, dopo i pugni che hanno colpito il presidente e sindaco di Bisceglie Francesco Spina, dopo la protesta che ha costretto il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio a rimanere barricata nei suoi uffici, quella di oggi è un’ulteriore dimostrazione della debolezza di cui soffre la nostra politica, capro espiatorio di un peccato originale che crea malumori sotterranei, che esplode in questa serie di atti violenti”.

“Bisogna rimodulare completamente il rapporto che lega la politica al territorio – concludo – e attivarci tutti per riprenderci la libertà e la sicurezza di cui si ha bisogno per lavorare tra la gente, senza timori, a servizio della collettività, rimuovendo l’odio e la rabbia che spinge a questi gesti”.

Barletta, 29/01/2015

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